Noè Ponti è quasi rimasto senza parole dopo aver vinto il bronzo nei 100 metri farfalla alle Olimpiadi di Tokyo.
Il ventenne è stato il terzo nuotatore svizzero in assoluto ad aver vinto una medaglia Olimpica.
“È davvero un sogno che si avvera,” ha detto Ponti, “Non mi ero mai sentito così prima d’ora. Credo di stare ancora sognando - è come vivere in un sogno. Prima di queste Olimpiadi l’obiettivo era arrivare alla semifinale. Cosa posso dire? Sono senza parole, è incredibile.”
A tre anni Noè già nuotava senza supporti in uno stile che - parole sue - somigliava a quello di un delfino.
Noè è cresciuto parlando italiano e parla anche fluentemente francese, tedesco e inglese. Ha frequentato il Liceo di Locarno: questo istituto di scuola superiore gli ha consentito di estendere il suo ciclo di studi da quattro a cinque anni, per permettergli di conciliare lo studio con i suoi impegni di allenamento.
È entrato a far parte della nazionale svizzera giovanile nel 2015 e ha vinto due argenti e un bronzo al Festival Olimpico della Gioventù Europea 2017, alla sua prima gara importante.
Noè ha conquistato due finali ai Giochi Olimpici Giovanili di Buenos Aires, in Argentina, prima di vincere la sua prima medaglia d’oro nei 50m farfalla nel 2019 ai Campionati Europei Junior.
In seguito alle imprese di Tokyo, Noè è ritornato nel canton Ticino, dove fa base per l’allenamento, prima di vincere l’argento nei 200m farfalla ai Campionati del Mondo in Vasca Corta nel dicembre 2021.
Ha ringraziato la famiglia, gli amici e i suoi fan, dicendo: “Avete reso ogni competizione divertente e speciale e mi ispirate ogni giorno per essere un nuotatore migliore.”